Eletto il 25 maggio 1992, al sedicesimo scrutinio con 672 voti su un quorum necessario di 508. Questa una parte del Suo discorso:
“Vorrei rivolgere una parola ai giovani, una parola di comprensione, di entusiasmo, di speranza; ma ho pensato che, se fossi un giovane, forse non l'ascolterei volentieri. Ed allora, siamo noi ad avere grave responsabilità perchè i giovani non perdano la visione e la fede nei valori fondamentali dell'uomo. Siamo noi a dover presentare ai giovani valori vissuti, incarnati e non solo proclamati e predicati in stridente contrasto con il nostro operato. Siamo noi a dover dimostrare che, se si crede in valori veri, non cede l'entusiasmo con il passare degli anni, poichè la verità non muore mai. Siamo noi a dover ricordare un monito altissimo sempre vivo e vero: questa società ha bisogno, più che di maestri, di testimoni”.
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