Eletto il 24 dicembre 1971 al ventitreesimo scrutinio, con 518 voti su 1008 "grandi elettori". Giuramento e insediamento del presidente della Repubblica Giovanni Leone, 29 dicembre 1971, parte del Suo discorso:
“La Repubblica democratica, che fu il tormentoso sogno di uno dei maggiori artefici del nostro Risorgimento, è da venticinque anni una realtà viva ed operante. occorre custodirla, nei valori fondamentali di giustizia e di libertà, vivificandola con il nostro lavoro, con il nostro sacrificio, con la coscienza de nostri diritti e con l'accettazione dei nostri doveri: convinti che democrazia è sovrattutto responsabile partecipazione della collettività alla costruzione del proprio avvenire”.
“Con l'aiuto di Dio dedicherò ogni mio pensiero, ogni mio atto al servizio del popolo italiano, nel nome augusto della patria”.
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