Eletto il 6 maggio 1962 al nono scrutinio, con 443 voti su 842. Presta il giuramento come presidente della Repubblica Italiana, il giorno 11 maggio 1962, parte del Suo discorso:
“Ho la certezza che ogni Governo della Repubblica Italiana avrà cura che questo patrimonio di sacrificio, di lavoro, di virtù, di storia, di volontà di progresso del popolo italiano non sia mortificato e disperso, ma sia appieno valorizzato come forza determinante dello sviluppo politico e sociale della Nazione, in ossequio ai precetti della Costituzione che vuole assicurare ai cittadini italiani giustizia sociale sempre più alta e diffusa, libertà e pace sempre più sicure”.
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